Cantico dei Cantici II, Marc
Chagall
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Cantico dei Cantici – Capitolo 4
Lo sposo
Come sei bella, amica mia, come
sei bella!
Gli occhi tuoi sono colombe,
dietro il tuo velo.
Le tue chiome sono un gregge di
capre,
che scendono dalle pendici del
Gàlaad.
I tuoi denti come un gregge di
pecore tosate,
che risalgono dal bagno;
tutte procedono appaiate,
e nessuna è senza compagna.
Come un nastro di porpora le tue
labbra
e la tua bocca è soffusa di
grazia;
come spicchio di melagrana la tua
gota
attraverso il tuo velo.
Come la torre di Davide il tuo
collo,
costruita a guisa di fortezza.
Mille scudi vi sono appesi,
tutte armature di prodi.
I tuoi seni sono come due
cerbiatti,
gemelli di una gazzella,
che pascolano fra i gigli.
Prima che spiri la brezza del
giorno
e si allunghino le ombre,
me ne andrò al monte della mirra
e alla collina dell'incenso.
Tutta bella tu sei, amica mia,
in te nessuna macchia.
Vieni con me dal Libano, o sposa,
con me dal Libano, vieni!
Osserva dalla cima dell'Amana,
dalla cima del Senìr e
dell'Ermon,
dalle tane dei leoni,
dai monti dei leopardi.
Tu mi hai rapito il cuore,
sorella mia, sposa,
tu mi hai rapito il cuore
con un solo tuo sguardo,
con una perla sola della tua
collana!
Quanto sono soavi le tue carezze,
sorella mia, sposa,
quanto più deliziose del vino le
tue carezze.
L'odore dei tuoi profumi sorpassa
tutti gli aromi.
Le tue labbra stillano miele
vergine, o sposa,
c'è miele e latte sotto la tua
lingua
e il profumo delle tue vesti è
come il profumo del Libano.
Giardino chiuso tu sei,
sorella mia, sposa,
giardino chiuso, fontana
sigillata.
I tuoi germogli sono un giardino
di melagrane,
con i frutti più squisiti,
alberi di cipro con nardo,
nardo e zafferano, cannella e
cinnamòmo
con ogni specie d'alberi da
incenso;
mirra e aloe
con tutti i migliori aromi.
Fontana che irrora i giardini,
pozzo d'acque vive
e ruscelli sgorganti dal Libano.
La sposa
Lèvati, aquilone, e tu, austro,
vieni,
soffia nel mio giardino
si effondano i suoi aromi.
Venga il mio diletto nel suo
giardino
e ne mangi i frutti squisiti.
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