domenica 12 marzo 2023

Mòruò, restaurazione in canto delle onde

 

ZENG FANZHI, 曾梵志 "From 1830 Till Now No.4"



DUETTO DELLE FENICI di Guō Mòruò

 

Rinascita.

Rinascita.

L’uno è risorto nel tutto,

il tutto è risorto nell’uno.

Noi siamo il tutto

ed il tutto è noi.

Tu sei in me, io sono in te.

Io sono te, tu sei me.

Il Fèng è fuoco.

La Huáng è fuoco.

Spicchiamo il volo! Spicchiamo il volo!

Cantiamo di gioia! Cantiamo di gioia!

 

Splendenti, ringiovaniti,

magnifici, profumati.

Olezza l’uno nel tutto, olezza il tutto nell’uno.

Tu sei profumato ed io lo sono.

Profumato il mondo, profumato il fuoco.

Fuoco sei tu e fuoco son io.

Fuoco è il mondo e fuoco è il fuoco.

Spicchiamo il volo! Spicchiamo il volo!

Cantiamo di gioia! Cantiamo di gioia!

 

Amorosi, appassionati,

felici ed in armonia.

L’uno è in armonia nel tutto e il tutto è in armonia nell’uno.

In armonia son io, in armonia sei tu.

In armonia è il mondo, in armonia è il fuoco.

Fuoco sei tu e fuoco son io.

Fuoco è il mondo e fuoco è il fuoco.

Spicchiamo il volo! Spicchiamo il volo!

Cantiamo di gioia! Cantiamo di gioia!

 

Forti, liberi, impavidi,

destinati a lunga vita.

Lunga vita all’uno nel tutto.

Lunga vita al tutto nell’uno.

Longevità per te, longevità per me.

Perenne è il mondo, perenne è il fuoco.

Spicchiamo il volo! Spicchiamo il volo!

Cantiamo di gioia! Cantiamo di gioia!

 

Cantiamo di gioia. Spicchiamo il volo.

Spicchiamo il volo. Cantiamo di gioia.

 

L’uno nel tutto canta di gioia, canta di gioia il tutto nell’uno.

Sei tu che canti di gioia? Son io che canto di gioia?

È il mondo che canta di gioia? È il fuoco che canta di gioia?

 

È la gioia che canta di gioia.

È il canto di gioia che canta di gioia.

È tutto un solo canto di gioia.

È tutto un solo canto di gioia.

 

Un canto di gioia!

Un canto di gioia!

Un canto di gioia!

domenica 26 febbraio 2023

Costanzo, riflessioni a sipario chiuso

Omaggio a Maurizio Costanzo, Eron



Se telefonando di Maurizio Costanzo

 

Lo stupore della notte

spalancata sul mar

ci sorprese che eravamo sconosciuti

io e te.

 

Poi nel buio le tue mani

d'improvviso sulle mie,

è cresciuto troppo in fretta

questo nostro amor.

 

Se telefonando

io potessi dirti addio

ti chiamerei.

 

Se io rivedendoti

fossi certa che non soffri

ti rivedrei.

 

Se guardandoti negli occhi

sapessi dirti basta

ti guarderei.


Ma non so spiegarti

che il nostro amore appena nato

è già finito.

 

Se telefonando

io volessi dirti addio

ti chiamerei.

 

Se io rivedendoti

fossi certa che non soffri

ti rivedrei.

 

Se guardandoti negli occhi

sapessi dirti basta

ti guarderei.

 

Ma non so spiegarti

che il nostro amore appena nato

è già finito.


domenica 15 gennaio 2023

Landolfi, il tradimento perpetuo

 

L'attesa, Dante Montanari



Respingere di Tommaso Landolfi

 

Respingere, di poco anche, la morte,

Bagnare alquanto queste arse radici

E risalire queste fibre in linfa,

Od essere, altrimenti,

L’olio di questa lampada languente:

Ciò tu potevi,

E non hai fatto.

Or come puoi vedermi,

Me che dovevo fare la tua gloria,

Fino a tal punto degradato e scempio,

Tanto votato a distruzione?

Io dovevo fiorire la tua mano,

Dal tempo immune pel suo tocco:

Quale invece ti vengo? Abbietto e vile,

Oggetto d’un ignominioso

Trionfo: il tuo.

Ah, tu assisti la vita che m’appicca

E mi tiri pei piedi.