mercoledì 6 gennaio 2021

Baganzani, poeta di Verona e di Ferrara

 

Adorazione dei magi di Gaetano Previati



Alla Befana di Sandro Baganzani (1889-1950)

 

Befana sicuro con lo scialle di lana

e la cuffia

a cavallo di un raggio di luna

arrivi dalla Mecca

arrivi forse da più distante,

dal paese dove le piante

sono cariche sempre di verzura

dentro i giocondi orti,

per portare i tuoi doni

ai fanciulli più buoni.

A me, cosa mi porti?

Giocattoli strani, dorate delizie,

datteri, dolci è il tuo carico.

Per i camini versi

le ceste ricolme,

ricolmi le calze

sospese sul davanzale.

Hai le ale per volare dove vuoi.

Ma se puoi

fammi ancora camminare

in letizia tranquilla

lungo le campestri vie,

ch'io mi commuova, se squilla

un richiamo di avemarie:

ch'io pieghi i ginocchi davanti

il dolcissimo riso

di Colei che non mente.

Ch'io ami le viole selvatiche

la tristezza dei tramonti,

l'odore paesano

delle corti sui miei monti.

E così,

fortemente amando

invecchiare fammi,

ma accanto ch'io senta

all'unisono il cuore palpitare

di colei che è eternamente giovine.

 

Befana,

che arrivi dalla Mecca

arrivi forse da più distante,

sai bene come si chiama

la mia «Non conosciuta amante»!


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