domenica 6 dicembre 2020

Ševčenko, figlio del sogno e dell’esilio

 

Autoritratto a penna durante l'esilio di Taras Hryhorovyč Ševčenko



I miei pensieri di Taras Hryhorovyč Ševčenko


Miei spinosi pensieri,

miei spinosi pensieri,

mi arrecate soltanto dolore!

Perché ve ne state sulla carta così tristemente uno sopra l’altro?..

Perché i venti

non vi disperdono

come la polvere nelle steppe?

Perché mai la cattiva sorte

non vi culla nel suo petto?…..

Miei pensieri,

miei malinconici pensieri,

miei bambini, teneri germogli!

Vi ho nutrito, vi ho cresciuto..

e ora cosa devo fare con voi?….

Andate in Ucraina,

miei trovatelli senza tetto!

Fate la vostra strada di ritorno

verso l’Ucraina,

come vagabondi,

ma io son destinato

a rimanere qui.

Lì troverete un cuore

che è vero e parole

di gentile benvenuto,

lì troverete onestà,

pura verità

e forse anche fama…

.Allora,

mia Madrepatria,

Ucraina,

 accoglili in casa tua!

Accetta la mia schietta,

semplice prole

e prendila per te stessa!

 

 

 

 

 

 

 

 



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