sabato 6 giugno 2020

Dhondup Gyal, padre tibetano della poesia





Da “Torrente di gioventù” di Dhondup Gyal

 

 Cielo profondo di indaco puro,

 Luce solare di dolce calore,

 Vaste sconfinate pianure,

Freschi fiori di leggiadra armonia,

 Alti maestosi monti…

 Ah meraviglia! ―

Ma più incantevole ancora,

Sul ripido fronte di una roccia scoscesa,

 Un torrente di acqua vorticosa.

Guarda!

 Candidi freschi fiotti di onde turbinose,

 Gocce di luce, iridescenti piume di pavone,

 Manti di pappagalli,

 Arabeschi di seta,

Archi di Indra…

Ascolta!

La chiara melodia dell’acqua che scorre,

 Il canto della gioventù è il canto degli dei.

Il suono di Brahmā, la voce di Sarasvatī.

 Il canto del cuculo…

 Incanto! ― Questo non è un torrente qualunque.

 Ha una forza maestosa,

 Un cuore impavido,

 Un coraggio intrepido,

 Un corpo vigoroso,

 Gioielli magnifici,

 Canti meravigliosi…


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