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L’ultimo giorno di Pompei, Karl Bryullov |
MEMORIALE di Nikolaj
Stepanovič Gumilëv (1917)
Ed eccola tutta la vita! Turbinio, canto,
mari, deserti, città,
immagine baluginante
del per sempre perduto.
Infuria la fiamma, suonano
le trombe
e volano rossi cavalli,
poi labbra che emozionano
parlano, sembra, della
felicità.
Ed ecco di nuovo estasi e
dolore
di nuovo, come sempre, come
sempre
Il mare agita la canuta
criniera,
si alzano deserti, città.
Quando alla fine,
ribellatomi
al sonno, io sarò di nuovo
io –
un semplice indiano che si è
assopito
nella notte sacra vicino al ruscello?