domenica 23 settembre 2018

Bontempelli, realismo magico

Il giocoliere, Antonio Donghi




Pace di Massimo Bontempelli (Da L'Ubriaco)

Le ore scivolano su un piano liscio
l’aria bruna vi cala su
a malincuore.
Entra il silenzio gelato nella baracca
mi stringe le tempie di strisce di nuvola grigia
ha messo in fuga il sonno nella notte inquieta
Ah un fischio vicino lacera la notte
schianto di metalli sul monte
scoppi scheggiati d’ululi
i pezzi miei rispondere
quattro urli secchi di cagne arrabbiate:
altri dal margine sparano a salve
la baracca sobbalza
in rovescio ringhioso lo sfiora
gli occhi della valle rotolano –
sul tremoto dell’aria in pezzi.
Entra il rumore a salti pazzi
nella baracca
e strappandomi alle tempie le bende spinose
mi ricompone il corpo e l’anima
immersa già tutta nell’oceano fondo del sonno.


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