sabato 8 ottobre 2016

Cvetaeva, il poema terrestre

La sirena uccello, Alyona Azernaya



IO VOLO di Marina Ivanovna Cvetaeva


Alla mia povera fragilità
guardi senza sprecar parole.
Tu sei di pietra, ma io canto.
Tu sei un monumento, ma io volo.
Io so che il più tenero maggio
all’occhio dell’Eternità è nulla.
Ma io sono un uccello e non incolparmi
se una facile legge m’è imposta.

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